La Toscana è ormai quasi a secco,nel contempo invece,qualche Regione del Nord è disastrata dai lutti provocati dalle (bombe d'acqua) "grazie" alla geoingegneria clandestina..!!..??
Ringrazio la carissima amica Luisa Marinelli,che ha pubblicato questa inquietante ma importantissima notizia qui:http://www.ilcielosufirenze.com/index.php/2012/08/geoingegneria-e-siccita-globale/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=geoingegneria-e-siccita-globale
“L’invaso di Bilancino, cuore del sistema che disseta le province di Firenze, Prato e Pistoia.”
…siamo a secco!
L’articolo che proponiamo denuncia il gravissimo problema della
siccità in un’ottica globale, evidenziando le cause per cui le
preciptazioni sono diminuite un po’ in tutto il pianeta. Si noti nella
carta tematica la feroce situazione in cui versa l’Italia.
Quanto più procedono le attività chimiche, sempre meno pioggia cade e
cadrà.I dati a sostegno di questa affermazione sono indiscussi, per
quanto riguarda gli effetti su un ambiente che è ormai saturo di
nanoparticolato igroscopico. Le precipitazioni sono diminuite un po’ in
tutto il mondo. Tra l’altro, l’eccessiva quantità di nuclei di
condensazione di dimensioni assai ridotte impedisce che il vapore acqueo
formi gocce abbastanza grosse e pesanti tali da cadere come stille di
pioggia. Le nuvole imbrifere sono spazzate via dal nanoparticolato
disperso dagli aerei e sostituite da ampie, compatte e sporche coltri
artificiali che si estendono sopra i territori di numerosi stati.
Oltre alla siccità dovuta al soverchio numero di piccolissimi nuclei di condensazione,
bisogna considerare il problema della riduzione del fenomeno noto come
evapotraspirazione, a causa del minore irraggiamento correlato alla
geoingegneria stratosferica ed alla gestione della radiazione solare
(attività di Geoingegneria, n.d.t.). Non dimentichiamo poi il calo del
vento, fenomeno che influisce negativamente sul tasso di evaporazione.
Confrontando le attuali fotografie satellitari della Terra con le
immagini riprese dallo spazio, risalenti alla prima metà degli degli
anni ’70 del XX secolo, si nota una differenza sconvolgente. Non si
vedono più estese aree di cielo sereno. Ora ci sono poche superfici
terse, mentre veli chimici occupano ormai la maggior parte delle
regioni.
Secondo le ultime valutazioni scientifiche, il 30% dei raggi del Sole
non raggiunge la superficie del pianeta, rispetto a pochi decenni
addietro. Questo scenario è chiamato “global dimming”, ossia
“oscuramento globale”. Tale fatto non è contestato dalla comunità
scientifica internazionale, ma non ne è indicata la vera genesi. Allora
perché continuiamo a fidarci dei media e dei meteorologi di regime? I
pochi ricercatori che hanno avuto il coraggio di denunciare la Geoingegneria
sono stati emarginati dalla stesso sistema di propaganda che plagia
l’opinione pubblica circa una lista infinita di problemi. Gli altri
tacciono. Sembrerebbe che il loro stipendio sia di gran lunga più
importante della verità. Nel frattempo, la degradazione dell’atmosfera,
l’alterazione dei processi atmosferici e l’inquinamento dei biomi
continuano senza requie.
Fonte: geoengineeringwatch.org
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