sabato 3 marzo 2012

LET ME BREATHE (“Lasciami respirare”)

COMUNICATO – STAMPA

IL FUTURO DEL CLIMA
MOSTRA FOTOGRAFICA PITTORICA


DAL 2 AL 17 MARZO 2012
PRESSO PALAZZO PRETORIO DEL COMUNE DI BARBERINO


Continua a girare in vari comuni del Mugello la mostra foto-pittorica LET ME BREATHE (“Lasciami respirare”) realizzata dal Collettivo Keep Conscious,  questa è la volta di Barberino di Mugello dove verrà esposta nel Palazzo Pretorio (orario biblioteca info 055 8416604) dal 2 al 17 marzo 2012 con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

L’intento della mostra è quello divulgativo: contribuire a diffondere la conoscenza del fenomeno delle cosiddette “scie chimiche”, un problema di inquinamento ambientale che risulta correlato, ad un livello successivo di analisi, anche ad altre problematiche globali.

Stando alla letteratura sul fenomeno, le chemtrails, scie chimiche in italiano, vanno distinte dalle contrails, le normali scie di condensazione degli aerei.
Una contrail si forma sopra gli 8000 metri circa, a temperature minori di -40° C e con umidità relative superiori o uguali al 70%. Si dissolve in circa 30-50 secondi (in casi particolari può permanere nell’aria per pochi minuti), pertanto per sua natura non può essere lunga, ma corta e stretta.
A quote inferiori, temperature superiori, valori di umidità inferiori, non si tratta di contrails, ma di altro: chemtrails. Esse sono già a prima vista diverse: sono più larghe, persistono in cielo anche per ore e si espandono trasformandosi in uno strato biancastro che oscura il sole. Alcuni giorni si possono contare nell’arco di un’ora decine di scie e si può assistere alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo.
Le scie chimiche sono state avvistate anche fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o commerciale. Sono dette scie chimiche perché in seguito a numerose analisi si è riscontrata la presenza, nell’acqua e nel suolo delle zone irrorate, di sostanze chimiche quali bario, alluminio, piombo, argento, etc. Questi metalli pesanti risultano dannosi per l’equilibrio degli ecosistemi e per la salute dell’uomo, che li inala tramite il cibo e l’aria che respira.

Di fronte a scenari del genere, è fondamentale informarsi e maturare una propria opinione in merito, vagliando le fonti e imparando a riconoscere quelle fuorvianti. E soprattutto è fondamentale sperimentare un’esperienza diretta del fenomeno: osservare il cielo, osservare il passaggio degli aerei, ascoltare criticamente le previsioni meteorologiche alla ricerca di espressioni grottesche (come quella di “innocue velature”…), analizzare l’acqua che ci piove addosso e valutare la resa dei nostri terreni coltivati. Essere cittadini attenti, critici, consapevoli. Risvegliarsi.

Non ci sono certezze sull’argomento dal momento che le risposte chiare, convincenti ed esaustive dovrebbero pervenire da chi avrebbe la competenza di indagare e di fornire dei risultati attendibili, o ufficialmente riconosciuti come tali.

Lo scopo della mostra non è terrorizzare, ma offrire uno spunto per iniziare a osservare l’ambiente in cui viviamo e porsi delle domande: meglio conoscere piuttosto che vivere nell’ignoranza, anche se quello che si scopre potrebbe non piacere o addirittura sconvolgere.

Le fotografie di Valentina Urbinati  mostrano un immaginario futuro apocalittico, si potrebbe dire post-atomico, in cui la presenza umana è relegata al ruolo di vittima inconsapevole anche quando contribuisce personalmente al funzionamento del sistema e al mantenimento dello status quo, come nel caso degli archetipi del militare e del dottore. Sullo sfondo di cieli chimici si stagliano una serie di figure spettrali, unite nell’impotenza e nella rabbia contro un progetto di avvelenamento che avanza e che non hanno saputo fermare.

Nel bel mezzo delle 2 settimane di mostra, si terrà la serata in cui verrà proiettato il film-documentario Warology, venerdì 9 marzo alle ore 21,00, alla presenza degli autori Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa.

“l’ARTE è il mezzo più potente con il quale l’UOMO da sempre cerca di comunicare e sensibilizzare le coscienze sui problemi di natura umana e non, che l’affliggono quotidianamente”


Per info: info@riprendiamociilpianeta.it, stopsciefirenze@inventati.org


http://www.demoncleanerzine.com/2011/02/let-me-breathe-concept-fotografico-di-valentina-urbinati/


Tanker kimiko in piena attività nei cieli della Liguria
Milano l'Osp Niguarda sotto attacco chimico....ma quale nebbia..tutta merdaccia chimica,atta a falcidiare le popolazioni ignare...un crimine dalle dimensioni Globali...!!!




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